Israele, un fronte per i negoziati di pace con i palestinesi

Un fronte parlamentare per favorire un negoziato di pace con i palestinesi e rilanciare la politica secolarista, arginando la deriva della destra ultra-ortodossa: è l’idea lanciata da due leader centristi israeliani, il ministro delle Finanze, Yair Lapid, e quello della Giustizia, l’ex premier Tzipi Livni. “Io e Lapid creeremo un fronte comune per una soluzione negoziata, contro il ‘Danonismo’ (dal ministro della Difesa, Danny Danon) e il nazionalismo”, ha affermato Livni in un’anticipazione di un’intervista che uscirà venerdì sul quotidiano Yediot Aharonot.

Il Patto, che potrebbe aprire una porta a una confederazione tra i partiti della Livni, Hatenuà, e di Lapid, Yesh Atid, coinvolgerà 25 deputati, all’interno di una coalizione di governo formata da 68 membri. Si potrebbero così rivedere le politiche di espansione delle colonie propugnate dalla destra nazionalista e sarebbe una svolta che potrebbe anche indurre il premier Benjamin Netanyahu a disfarsi dei partiti centristi di Livni e Lapid e far entrare al governo gli ultra-ortodossi per governare con loro fino al 2017. Israeliani e palestinesi hanno abbandonato i negoziati di pace all’inizio dell’anno e non ci sono prospettive di una ripresa a breve. I palestinesi nei prossimi mesi lanceranno un’iniziativa al Consiglio di Sicurezza dell’Onu per obbligare Israele a ritirarsi entro tre anni dai Territori occupati nel 1927.