Israele, rilasciato il ministro palestinese

E'stata arrestata a Gerusalemme il ministro Fadi al-Hadmi, funzionario dell'Autorità palestinese che tiene i rapporti proprio con la città, accusata di aver “infranto la sovranità israeliana in città” durante la visita del presidente cileno Sebastian Pinera, accompagnato in visita alla Spianata delle Moschee infrangendo l'autorità sul sito religioso del Waqf. Una zona, quella del Monte del Tempio, sacra per tutte le tre grandi religioni monoteiste e, per questo, al centro di una storica contesa che, di fatto, la rende uno dei più importanti luoghi di culto al mondo tanto che, al ministro al-Hadmi, è stato contestato il fatto di aver auto-assunto la rappresentanza politica dello spazio, ignorando il controllo esercitato dall'organismo religioso predisposto e, per questo, portando il presidente Pinera in una visita avvenuta “in violazione dei regolamenti”. Il ministro è stato poi rilasciato dopo alcune ore.

Disordini a Gerusalemme Est

Una notizia che segue una giornata di forti tensioni nella zona est di Gerusalemme, dove alcuni palestinesi hanno protestato per diverse ore arrivando a qualche scaramuccia con le Forze dell'ordine schierate dal governo israeliano, concluse con l'arresto di sei manifestanti e con il ferimento di due agenti. Il gruppo stava protestando per l'uccisione avvenuta giovedì scorso di un giovane palestinese che, secondo la versione israeliana, aveva cercato di assalire alcuni poliziotti, i quali avevano per questo aperto il fuoco contro di lui. L'arresto del ministro avrebbe potuto quindi provocare ulteriore tensione in particolare nella zona di Silwan, dove vive la maggior parte dei palestinesi di Gerusalemme anche se, per il momento, la maggior parte dei disordini è avvenuta nei quartieri arabi, Issawie e Shuafat.

Violazione di sovranità

La visita alla Spianata delle Moschee da parte di Pinera era stata fortemente criticata anche nei giorni scorsi, con Israele a esprimere risentimento anche nei confronti del Cile per una passeggiata avvenuta senza rappresentanti del Waqf, nonostante l'ingresso al luogo sacro fosse già stato concordato. L'accompagnamento da parte di Fadi al-Hadmi è stata vista dalle autorità come “una violazione della sovranità israeliana sul Monte del Tempio e delle procedure”, come dichiarato dal ministro degli Esteri Yisrael Katz, secondo il quale “bisogna distinguere fra l'assoluta libertà di culto e la preservazione della nostra sovranità”.