Israele chiede un risarcimento record ai Paesi arabi

Israele si prepara a chiedere un risarcimento record ad alcuni Paesi arabi per l'abbandono forzato di beni e proprietà appartenuti ai cittadini di fede ebraica nel 1948, anno di fondazione dello Stato israeliano.

La richiesta

La cifra monstre è di 250 miliardi di dollari (di cui 35 chiesti alla sola Tunisia), secondo quanto riferito dal notiziario Hadashot della televisione commerciale israeliana. ''E' giunto il momento – ha spiegato il ministro per l'Eguaglianza sociale dello Stato ebraico, Gila Gamliel (Likud) – di correggere le ingiustizie storiche dei pogrom nei Paesi arabi e in Iran risarcendo centinaia di migliaia di ebrei che hanno perduto le loro proprietà. Si tratta di un loro diritto''. I risarcimenti, secondo il network, saranno chiesti a Iraq, Marocco, Siria, Egitto, Yemen, Iran, Libia e Tunisia. 

Il piano

I risarcimenti dovrebbero rientrare nell'ambito delle condizioni per la conclusione di un accordo di pace regionale promosso dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Secondo l'emittente, i palestinesi a loro volta richiedono 100 miliardi di dollari di indennizzi per i beni da loro abbandonati in quello che è oggi lo Stato di Israele.

La vicenda

Nel 1948, secondo l'associazione Justice for Jews from Arab Countries (Jjac), 856 mila ebrei fuggirono o furono costretti a lasciare i Paesi arabi dove risiedevano. Una successiva ondata migratoria è calcolata in un altro mezzo milione di persone. Nel 2010 la Knesset, il parlamento israeliano, ha approvato una legge secondo cui qualsiasi accordo di pace finale con i palestinesi dovrebbe includere la risoluzione dell'annosa questione del risarcimento dei beni abbandonati in quell'epoca dalle comunità ebraiche nei Paesi arabi e in Iran.