Isis: “Al Baghdadi è in Libia”

Abu Bakr al Baghdadi,  il presunto “califfo” dello Stato islamico (Isis), avrebbe abbandonato l’Iraq e si troverebbe adesso in Libia. Ne è convinto l'ex ministro dell’Interno iracheno Baqir Jabr al Zubaidi ripreso da Agenzia Nova. L’esponente sciita iracheno ha spiegato che l’operazione “Volontà di Vittoria” lanciata dalle forze di sicurezza nelle province di Salah Din, Ninive e Al Anbar “ha confermato ciò che avevamo precedentemente scoperto: Al Baghdadi non è in Iraq e secondo le informazioni ricevute si trova in Libia”. Il numero due del Consiglio islamico supremo dell’Iraq ha aggiunto che il leader dell’Isis “trasmetterà un discorso dalla Libia per incitare le cellule dormienti in Iraq e in Medio Oriente a compiere operazioni terroristiche”. Un video uscito nei giorni scorsi confermerebbe la presenza di cellule Isis in Libia. Nella registrazione, della durata di quattro minuti circa, si vede il leader Abu Musab al Libi, lo storico fondatore di una cellula del califfato nella città di Bengasi, rivolgersi a una trentina di combattenti a volto mascherato in una zona desertica.

L'allarme dell'Oms

Secondo al-Jazeera, lo scrorso 17 aprile il maresciallo Khalifa Haftar – leader dell'Esercito nazionale Iibico (Eln) – avrebbe impartito l'ordine di entrare nella capitale libica ''ad ogni costo''. Intanto aumenta il numero di morti dall'inizio degli scontri a Tripoli da aprile scorso. Su Twitter l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) in Libia avverte che il numero dei morti è salito a 1.093 (compresi 106 civili) e quello dei feriti è salito a 5.752 persone, tra i quali 294 civili. L'Oms sottolinea inoltre che sono oltre 100.000 gli sfollati e che “l'Oms sta addestrando i medici libici a rispondere alle esigenze di salute fisica e mentale dei feriti e degli sfollati”. Lo scorso maggio il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, ha invitato tutti i Paesi ad applicare un embargo sulle armi per lo Stato nordafricano, con l'obiettivo di ridurre le dotazioni dei due schieramenti e trovare una soluzione al conflitto che non sai quella degli scontri a fuoco.