Isis agli impiegati di Mosul: “Tornate a lavorare o vi sequestreremo i beni”

Tempo fa, l’organizzazione dello Stato Islamico esortava i docenti della facoltà di Medicina a fare ritorno in città, minacciandoli di punirli con il licenziamento e il sequestro dei loro beni. Ed oggi, con l’emissione di un documento su carta intestata con il tipico logo nero e scritta bianca “Non c’è dio se non Dio”, i miliziani hanno lanciato ai cittadini di Mosul l’ennesimo ultimatum: “Tornate a lavorare entro l’1 novembre, o perderete il lavoro e sequestreremo i vostri beni”.L’avvertimento, questa volta, è rivolto “a tutti gli impiegati del settore dei servizi” ai quali è intimato di “attenersi ai turni di lavoro ufficiali, che prevedono la loro presenza quotidiana”.

“Gli impiegati sono tenuti a presentarsi presso la propria sezione a partire dal primo novembre – scrive il quotidiano iracheno Ankawa citando il documento emesso dall’autoproclamato califfato – in caso contrario, l’impiegato sarà licenziato e i suoi beni sequestrati”. Sull’articolo della testata, segue una lista delle istituzioni a cui è stato inviato l’avviso. Il documento dell’Isis è datato il “19 Dhu al-Hijja 1435”, che corrisponde al 13 ottobre 2014.