Iraq: attacco dell’Isis anche ai curdi di Erbil

In Iraq non ha tregua l’offensiva dell’Isis che intorno alle 21 di ieri sera ha avviato un primo massiccio attacco contro postazioni curde a circa 45 chilometri a sudovest di Erbil, il capoluogo della regione curda irachena. I combattimenti ancora in atto arrivano a distanza di poche ore dall’ultima strage perpetrata dagli jihadisti in territorio iracheno dove 45 persone sono state arse vive ad al-Baghdadi, nella provincia di Anbar, località in cui 230 marines americani stanno addestrando i soldati dell’esercito regolare del Paese. Inoltre proprio ieri il presidente del Consiglio provinciale Sabah Karhut aveva annunciato l’uccisione di 27 uomini della polizia che sarebbero stati giustiziati e gettati nel fiume Eufrate.

Una strategia del terrore quella adottata dagli estremisti dello Stato Islamico che ha trovato un ottimo alleato nella rete, grazie alla possibilità di diffondere rapidamente in tutto il mondo le violenti esecuzioni di cui sono artefici. Negli ultimi filmati dei terroristi viene intonato un inno la cui strofa ripete: “Avrete il senso della perdita, abbiamo riempito bottiglie di sangue rosso dai colli che abbiamo tagliato”. Le parole, lontane da quanto scritto nel Corano, hanno spinto l’università di Al Azhar, uno dei principali centri di insegnamento religioso dell’Islam, a emettere un decreto che vieta ai musulmani di guardare e diffondere video come questi, regola estesa alle emittenti arabe invitate a non pubblicare i “crimini dei terroristi” per evitare il “sinistro scopo” di aumentare l’effetto “islamofobia” che sta prendendo sempre più piede con il risultato di distorcere l’immagine dell’Islam in tutto il mondo.