Indulto umanitario per Fujimori

Il presidente peruviano Pedro Pablo Kuczynski ha annunciato di aver concesso l' “indulto umanitario” all'ex capo di Stato, ora in carcere, Alberto Fujimori, che sta scontando una condanna a 25 anni per violazione dei diritti umani, corruzione e sostegno alle squadre della morte. Kuczynski ha diffuso un comunicato in cui dice di aver deciso di liberare Fujimori per ''ragioni umanitarie''.

Malore

L'ex presidente era stato in precedenza trasferito dal carcere in ospedale a causa di un abbassamento di pressione. Fonti della struttura sanitaria hanno riferito che Fujimori ha avuto ''una repentina caduta della pressione'' ed è stato portato in ambulanza dalla sua cella in una prigione nella zona orientale di Lima alla clinica del Centenario. Nel settembre scorso l'ex leader peruviano aveva comunicato sul suo account Twitter di soffrire di una forma di aritmia, a causa della quale era già stato ricoverato in ospedale altre due volte nel corso dell'anno. Lunedì scorso Fujimori aveva chiesto un perdono umanitario a causa delle condizioni di salute peggiorate. Il presidente Kuczynski aveva annunciato un possibile “perdono per motivi di salute” dopo aver consultato i medici. In caso di sentenza da scontare interamente, Fujimori sarebbe stato rilasciato all'età di 93 anni.

Figura controversa

Fujimori, presidente del Perù dal 1990 al 2000, è una figura divisiva nel paese. Alcuni peruviani lo apprezzano per avere sconfitto il movimento di guerriglia maoista Sendero Luminoso, mentre altri lo criticano per le violazioni dei diritti umani. E, infatti, dopo che la notizia dell'indulto si è diffusa disordini e scontri si sono verificati nella zona del palazzo del governo a Lima. La legge peruviana stabilisce che una persona condannata per omicidio o rapimento non può ricevere la grazia presidenziale a meno di essere malata terminale. Tre precedenti richieste di grazia di Fujimori a partire dal 2013 erano state rigettate dopo che i medici avevano detto che l'ex presidente non è malato incurabile.