INDIA: IL GOVERNO FEDERALE MANDA L’ESERCITO CONTRO LE VIOLENTE PROTESTE DEI PATEL

Per far fronte all’emergenza in Gujarat, lo Stato del premier indiano Narendra Modi, il governo federale ha deciso di schierare l’esercito, dopo che almeno otto persone sono morte nelle più gravi violenze da oltre un decennio. Imponenti manifestazioni della casta Patel sono degenerate infatti in duri scontri, con i dimostranti che hanno dato fuoco a un autobus e stazioni di polizia. La violenza è stata scatenata dall’arresto di un leader del movimento di protesta dei patel, che chiedono un trattamento diverso sul mercato del lavoro e delle università.

“Siamo determinati e continueremo la nostra manifestazione – spiega Hardik Patel, leader 22enne della protesta subito rilasciato dalla polizia – sino a quando il governatore del Gujarat verrà qui per accettare le nostre richieste di quote garantite”. I patel sono una delle comunità più prestigiose dello Stato, composta per lo più da commercianti, proprietari terrieri e imprenditori. Nonostante la loro ricchezza a livello mondiale, sono scesi in piazza per chiedere di essere trattati come un gruppo svantaggiato e di entrare così nel sistema di quote riservate alle caste inferiori. L’India, infatti, riserva una parte di posti pubblici agli “intoccabili” e alle altre “caste sfavorite” per promuovere l’integrazione e ridurre le discriminazioni sociali. Però, a causa della crisi, i patel lamentano che la chiusura delle piccole e medie imprese in cui lavorano sta lasciando senza lavoro centinaia di persone.

Comunque è la prima volta che l’esercito viene schierato in Gujarat dalle violenze religiose scoppiate un decennio fa che lasciarono sul terreno mille vittime, in gran parte musulmane. Tutte le forze politiche sembrano essere state prese di sorpresa dalla scala imponente del movimento patel, nato qualche mese fa e cresciuto a dismisura nelle ultime settimane.