Il legale di Battisti: “E' sparito da ieri”

Nessuna notizia di Cesare Battisti, da ieri ormai. Il mandato d'arresto spiccato nei suoi confronti per “pericolo di fuga” dal giudice del Supremo tribunale federale (Stf) Luis Fux, sarebbe immediatamente eseguibile ma l'ex terrorista italiano sarebbe al momento irrepreribile. A rivelarlo è il suo legale, Igor Sant'Anna Tamasauskas, durante un colloquio con l'Ansa ma anche i suoi vicini di casa a Cananeia, dove si sono recati un gran numero di cronisti. Ieri, il legale non aveva commentato la notizia dell'ordine di arresto nei confronti del suo assistito, precisando di essere venuto a conoscenza della decisione dei giudici attraverso i media. Sull'ex pac l'Italia ha da tempo emesso richiesta di estradizione, anche dopo la concessione a Battisti della residenza permanente in Brasile (dove si trova dal 2009) da parte dell'allora presidente Lula.

Bolsonaro apre all'estradizione

Già da prima dell'elezione a Planalto, Jair Bolsonaro si era mostrato estremamente favorevole alla richiesta italiana e, anche dopo l'annuncio del provvedimento del Tribunale supremo, aveva ribadito la sua intenzione: “Come ho già detto – ha scritto su Twitter – riaffermo il mio impegno a estradare immediatamente il terrorista Cesare Battisti, amato dalla sinistra brasiliana, in caso di vittoria alle elezioni. Dimostreremo al mondo il nostro totale ripudio e impegno a combattere il terrorismo. Il Brasile merita rispetto”. Del resto, anche all'interno delle motivazioni dei giudici era specificato che la detenzione di Battisti sarebbe stata messa in atto nella prospettiva di una sua estradizione in Italia.

Scambio di tweet

Bolsonaro aveva mostrato apertura nei confronti dell'auspicio del vicepremier Salvini il quale, in mattinata, aveva scritto che “un ergastolano che si gode la vita, sulle spiagge del Brasile, alla faccia delle vittime, mi fa imbestialire! Renderò grande merito al presidente Jair Bolsonaro se aiuterà l’Italia ad avere giustizia, 'regalando' a Battisti un futuro nelle patrie galere”. Tweet al quale aveva replicato nuovamente il neo-presidente del Brasile che, ringraziando il ministro italiano “per la vostra considerazione”, aveva chiesto di lasciare che “tutto si normalizzi brevemente nel caso di questo terrorista assassino difeso dai compagni degli ideali brasiliani”, ribadendo di poter contare sul nuovo governo brasiliano.