Il Bahrein al voto: i sunniti conquistano 27 seggi

Sorprese al ballottaggio delle elezioni legislative svoltesi ieri nel Bahrein, piccolo stato del Golfo Persico noto per la produzione di greggio e per il circuito di Formula Uno. I candidati sunniti pro governativi hanno vinto 27 seggi in Parlamento. A sorpresa, hanno visto aggiudicarsi un posto in Aula anche 13 candidati sciiti indipendenti, tra cui tre donne, nonostante l’appello a boicottare le urne fatto dal principale partito di opposizione al-Wefaq secondo cui le elezioni di ieri sono state una “farsa” sottolineando come l’affluenza non abbia superato il 30%, nonostante i dati del governo abbiano parlato del 52,6%. Quattro seggi sono invece stati occupati da candidati dei blocchi islamisti sunniti – in minoranza nel Paese rispetto alla maggioranza sciita – tra cui due salafiti e due esponenti del gruppo Menbar che fa capo ai Fratelli Musulmani.

Il Bahrein – o “Regno tra i due mari” – è un piccolo Stato situato su un arcipelago di 33 isole vicino alle coste occidentali del Golfo Persico, tra Arabia Saudita e Quatar; la sua capitale è Manama. Il Bahrein dal 2002 è una monarchia costituzionale retta dalla famiglia reale Āl Khalīfa e l’attuale re è Ḥamad bin ʿĪsā Āl Khalīfa. Il re ha il potere di nominare 40 degli 80 rappresentanti del Parlamento, quelli della Camera Alta. I restanti, scelti tramite elezioni a suffragio universale, costituiscono la cosiddetta Camera Bassa, che ha comunque poteri legiferativi limitati al volere del monarca. L’attuale governo è presieduto da Khalifa bin Salman Al Khalifa che presiede un gabinetto formato da 23 membri.

Il voto di ieri è servito ad assegnare 34 dei 40 seggi dell’Assemblea in cui nessun candidato aveva ottenuto la maggioranza al primo turno delle prime elezioni parlamentari indette in seguito alle proteste antigovernative scoppiate nel febbraio 2011 sulla scia della Primavera araba. L’appello al boicottaggio di al-Wefaq ha comunque fatto perdere consensi agli esponenti sciiti rispetto al voto di quattro anni fa, mentre in base ai risultati ufficiali solo cinque candidati di partiti politici si sono aggiudicati un seggio.