I rifugiati ucraini in Russia stanno tornando a casa

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In Ucraina il clima è ancora molto teso. La notizia di ieri sulle convocazioni elettorali fissate per il 2 novembre da parte dei separatisti ha destato squilibrio nel governo di Kiev. Intanto da Kurilsk arriva la notizia che gli ucraini fuggiti in Russia per evitare lo scontro nell’est della regione stanno facendo ritorno nelle proprie case. A dare l’annuncio è stato Serghei Ivanov, capo dell’amministrazione del Cremlino, secondo il quale alcuni dei rifugiati starebbero tornando nelle regioni sud-orientali di Donetsk e Lugansk.
Nel frattempo sia le truppe governative che le milizie separatiste stanno rispettando l’obbligo di ritirare le armi pesanti dalla linea di contatto in Ucraina orientale. Viene dunque rispettato uno dei punti previsto dal memorandum per la pace siglato lo scorso anno. Lo ha detto il capo della autoproclamata Repubblica Popolare di Lugansk Igor Plotnitsky. Il cessate il fuoco dichiarato il 5 settembre non ha impedito che si registrassero nuovi scontri nel Donbass. Tuttavia la tregua, per quanto fragile, sembra reggere. Ieri c’è stato un nuovo scambio di prigionieri. Il nono punto degli accordi di Minsk del 19 settembre prevede che tutto l’equipaggiamento militare e i gruppi armati stranieri, così come i mercenari, debbano ritirarsi dal territorio ucraino sotto la supervisione dell’Osce.