I 28 dell’Ue approvano le sanzioni. Putin ribatte: “Stop alle importazioni”

[cml_media_alt id='4066']ueue[/cml_media_alt]Tutti contro la Russia: le sanzioni dei 28 paesi Ue sono state confermate. La pubblicazione del nuovo pacchetto verso Mosca, accusata dall’Occidente di collaborare dall’esterno alla guerra dei separatisti nell’est dell’Ucraina, sarà a breve pubblicata. Ma le porte per il dialogo sono state comunque lasciate aperte: “Gli ambasciatori dei 28 – ha chiarito il presidente uscente del Consiglio europeo Van Rompuy – entro fine mese valuteranno la messa in atto del piano di pace. Commissione e Servizio europeo di azione esterna devono valutare la situazione, e se possibile fare proposte per la revisione delle sanzioni”.

Sarà proibito il finanziamento del debito di tre grandi imprese russe del settore difesa e tre altre del settore energia, ha spiegato una fonte europea in merito ai provvedimenti adottati. Viene dunque da pensare che tra i colpiti ci saranno il colosso del gas Gazprom e le società petrolifere Rosneft e Transneft. Congelati i beni nell’Unione ad altre 24 personalità, che sono state aggiunte alla “lista nera” di coloro che non avranno accesso al mercato comunitario. Per lo più, si tratta di oligarchi russi e leader filorussi ucraini, ai quali saranno bloccate anche forniture di servizi collegate agli idrocarburi.

Alle “minacce” europee, la reazione di Putin è stata tempestiva: il leader del Cremlino ha ribadito l’intenzione di provvedere con una “risposta adeguata, proporzionata ai danni che saranno causati all’economia russa”: le misure, secondo il leader, sono “assolutamente non amichevoli e contraddicono gli interessi della stessa unione europea”. Sarà dunque avviato il blocco dell’importazione dall’Ue di automobili usate, di prodotti industriali leggeri ed alcune tipologie di tessuti. Polonia e Germania hanno già lamentato una diminuzione dei flussi di gas dalla Russia – inferiore del 45% -, e la Commissione Europea ha già programmato un incontro, assieme a Putin e Poroshenko, che avverrà il 20 settembre a Berlino.
Il governo europeo, inoltre, ha deciso di stanziare ulteriori 22 milioni euro, di cui 5 per gli aiuti umanitari, a favore delle popolazioni colpite dal conflitto ucraino.