Hong Kong: proteste contro il governo, 29 feriti e 13 arresti

Da oltre una settimana prosegue ad Hong Kong la protesta dei movimenti per la democrazia contro le decisioni adottate sulle elezioni del 2017 nella ex colonia britannica. Le autorità di Pechino hanno infatti concesso il suffragio universale ma imposto tre candidati di suo gradimento, selezionati da una commissione cinese. I manifestanti, studenti universitari e liceali, hanno cercato di fare irruzione nella sede del governo dove sono scoppiati gli scontri. Gli agenti hanno circondato un gruppo di 150 persone allontanandole dall’edificio, anche con l’uso di spray urticante. Ventinove sono per il momento i feriti e tredici gli arresti. Le proteste sono definite “illegali” dal governo cinese.

Ieri la polizia aveva fermato il leader degli studenti, oltre che simbolo delle proteste, il 17enne Joshua Wong. Secondo quanto riportato dal quotidiano South China Morning Post, alcuni degli arrestati sono già stati rilasciati, ma è stata negata la libertà su cauzione a Wong. Il governo di Hong Kong ha emesso un comunicato in cui esprime rammarico per gli scontri e per le ferite riportate dal personale addetto alla sicurezza.

Per il 1 ottobre prossimo ricorre il 65esimo anniversario della fondazione della Repubblica Popolare Cinese, ed è prevista una grande manifestazione di disobbedienza civile, organizzata dal gruppo Occupy Central, nel distretto finanziario di Hong Kong.