HOLLANDE: “LA FRANCIA NON SARA’ UN PAESE DI CAMPI PROFUGHI. LA ‘GIUNGLA’ CHIUDERA'”

“La Francia non sarà un Paese di campi” per profughi. Con queste parole il presidente francese Francois Hollande ha annunciato la sua intenzione di voler chiudere definitivamente la cosiddetta “Giungla” di Calais, l’immenso campo profughi nato su una vecchia discarica in disuso. Oltre alla mchiusura del campo, Hollande ha annunciato che i novemila migranti che attualmente lo occupano, saranno ripartiti all’interno del Paese. Il presidente francese ha spiegato che di recente sono stati realizzati 140 centri di accoglienza temporanea in 80 dipartimenti, da dove i migranti potranno fare richiesta d’asilo. Per coloro a cui non verrà concesso, scatterà il rimpatrio.

Hollande ha risposto così alle critiche della destra francese, che aveva evocato il rischio della moltiplicazione in tutto il Paese di tante “mini-Calais”, ossia accampamenti dove si ammassano migliaia di migranti in condizioni critiche. “La nostra volontà è di smantellare interamente Calais ed avere dei centri di accoglienza e orientamento ripartiti su tutto il territorio”, ha spiegato Hollande, durante una visita in uno di questi centri a Tours, e due giorni prima di visitare proprio Calais. “Noi ci sforziamo di ospitare in modo umano e dignitoso le persone che vogliono fare richiesta d’asilo, e per coloro che potranno esercitare tale diritto inizierà un processo di integrazione – ha aggiunto – mentre gli altri saranno riaccompagnati al confine. Questa è la regola e loro lo sanno perfettamente”.