Hillary non corre, Trump ironizza: “Le mancherò”

Hillary non corre e a Trump non le mancherà. O meglio, il Tycoon la mette all'inverso, non risparmiando un tweet al veleno nei confronti dell'ex candidata democratica: “La corrotta Hillary Clinton conferma che non correrà nel 2020, esclude una terza candidatura per la Casa Bianca. Accidenti, questo significa che non correrò di nuovo contro di lei? Le mancherò molto”. Un sarcasmo tagliente quello del presidente degli Stati Uniti, che commenta così la decisione dell'ex first-lady, sua sfidante alle presidenziali del 2016, di non correre nuovamente per la Casa Bianca. Intervistata da un canale tv di New York, Clinton aveva manifestato chiaramente le sue intenzioni: “Non correrò, ma continuerò a lavorare, parlare e difendere ciò in cui credo”. Frase che non è sfuggita all'ex rivale, il quale non ha mancato di ironizzare su quella che fu la sua sfidante.

Clinton e Trump

Probabilmente non c'è solo la rivalità politica ma anche (forse soprattutto) la vicenda mailgate a tenere ben vivo il fuoco sotto la cenere. Anche recentemente, ovvero durante l'audizione al Congresso di Michael Cohen, il nome di Hillary Clinton era tornato in auge, laddove l'ex legale di Trump aveva affermato che della pubblicazione dei documenti riguardante la dem da parte di WikiLeaks, l'attuale presidente ne era al corrente. Affermazioni rispedite al mittente da Trump, assieme a tutto il resto che Cohen ha detto, tacciando il suo ex avvocato di fiducia come un bugiardo. Inevitabilmente, però, il polverone sollevato al Congresso di risonanza ne ha avuta, colpendo peraltro il presidente nel bel mezzo del suo importante vertice di Hanoi con Kim Jong-un.

Gli sfidanti

Con Clinton che si defila, la schiera di candidati democratici resta comunque nutrita e densa di nomi importanti. Nel frattempo, però, si allarga anche il fronte repubblicano che correrà alle primarie per sfidare proprio Donald Trump. Il primo passo lo ha fatto Bill Weld, ex governatore del Massachusetts che ha annunciato l'avvio di un comitato esplorativo. In ballo, secondo Politico, ci sarebbero anche altri governatori ed ex governatori come Larry Hogan, attualmente alla guida del Maryland, e John Kasich, che ha concluso il suo mandato nell'Ohio nel gennaio scorso e che, già nel 2016, tentò di partecipare alle primarie, ritirandosi per via degli scarsi risultati conseguiti.