Haftar: “Riconquistare la mezzaluna petrolifera”

Khalifa Haftar ha ordinato alle sue truppe di riconquistare la mezzaluna petrolifera della Libia. L'offensiva, ha spiegato il leader dell'Esercito nazionale libico (Enl), servirà per “ripulire” la regione e “schiacciare” i gruppi “nemici”. 

L'ordine

“E' suonata l'ora zero per annientare il nemico“, ha detto Haftar in una registrazione audio diffusa ai propri combattenti. Il generale ha poi annunciato il lancio dell'offensiva per la “sacra riconquista” della mezzaluna petrolifera del paese nord africano.

L'occupazione

Giovedì 14 giugno, la Guardia delle infrastrutture petrolifere, una milizia guidata da Ibrahim Jadhran, rivale dell'esercito di Haftar, ha attaccato alcuni impianti nella regione di Hilali, con carri armati, missili e fucili di precisione, provocando la distruzione di almeno due cisterne di greggio. Gli scontri hanno portato alla sospensione della produzione a Ras Lanuf e alla chiusura delle attività al porto di Sidra, a 23 km a ovest dell'impianto.

Verso la riconquista

Il portavoce dell'Enl, Ahmed al-Mismari, intervistato dall'emittente Sky News Arabia, ha detto oggi che le forze di Haftar hanno preso il controllo di Ras Lanuf e del porto di Sidra. Secondo Mismari, i tecnici dell'Esercito Nazionale libico hanno già iniziato le attività di manutenzione per ripristinare al più presto la produzione degli impianti.

Bilancio

Mercoledì, l'amministratore delegato della National Oil Corporation libica, Mustafa Sanallah, aveva detto che gli scontri tra gruppi rivali intorno a Ras Lanuf avevano causato un dimezzamento della produzione petrolifera e perdite fino a 33 milioni di dollari. La missione di assistenza delle Nazioni Unite in Libia (Unsmil) e gli Stati Uniti hanno condannato le violenze, mentre la Mezzaluna Rossa libica ha fatto sapere che una trentina di persone sono rimaste uccise finora negli scontri.