GRECIA: IL MINISTRO VAROUFAKIS RIMBORSERA’ TUTTI I DEBITI DEL PAESE

Buone notizie arrivano dal vertice europeo di Pasqua, infatti la Grecia restituirà tutti i soldi ai creditori, iniziando con la prima tranche il 9 aprile di 458 milioni che deve al Fondo monetario internazionale (Fmi). A confermarlo è stato proprio il ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis, che ha incontrato a Washington il direttore generale dell’Fmi, Christine Lagarde. Lo stesso Varoufakis in un’intervista al quotidiano greco Naftenporiki, ha detto di voler raggiungere un’intesa preliminare con i creditori alla riunione dell’eurogruppo il prossimo 24 aprile. Secondo alcune indiscrezioni riportate dal Financial Times, però, alcuni ministri delle Finanze di alcuni Paesi membri dell’Unione europea, in conversazioni private, avrebbero suggerito che il primo ministro greco, Alexis Tsipras, dovrebbe “scaricare” l’ala di più estrema sinistra del suo partito Syriza come unica soluzione per giungere a un accordo e salvare il Paese.

Comunque da Lagarde arrivano segnali di soddisfazione dopo che ha notato che “la continua incertezza non è nell’interesse della Grecia”. Il capo dell’Fmi ha sottolineato di aver “espresso il proprio apprezzamento per l’impegno del ministro a migliorare le capacità del gruppo tecnico di lavorare con le autorità per analizzare i conti di Atene, e rafforzare la discussione politica con l’Ue. Ho ribadito che il Fondo resta impegnato a lavorare con le autorità per aiutare la Grecia a tornare sulla strada della crescita sostenibile”, ha aggiunto.

Ma l’Ue, prosegue nelle indiscrezioni il Financial Times, vorrebbe che il premier Tsipras formi una nuova coalizione con i socialisti del Pasok e con il partito di centrosinistra To Potami. “Tsipras deve decidere se vuole essere premier o leader di Syriza”, afferma un rappresentate europeo al quotidiano. “Questo governo greco non può sopravvivere”, aggiunge un rappresentante di un ministro dell’economia dell’area Euro, chiarendo nello stesso tempo che non si sta cercando di forzare un cambio di governo, ma si ammette la delusione per la mancata scelta di Tsipras tra la piattaforma di sinistra – che chiede una bocciatura del piano di salvataggio – e un approccio più pragmatico con l’entrata di alleati centristi nel governo.