Global Compact: aderiscono 164 Paesi

Sono 164 i Paesi che a Marrakech hanno aderito al Global Compact, il patto delle Nazioni Unite sulle migrazioni. Un testo con cui l'Onu punta a gestire il fenomeno in modo “sicuro, ordinato e regolare”. 

La riunione

Il patto, criticato da nazionalisti e forze anti migranti, è stato adottato con un colpo di martello, dopo la lettura, senza votazione né firma, dalla conferenza intergovernativa andata in scena nella cità marocchina, tappa di avvicinamento al voto di ratifica dell'Assemblea generale dell'Onu, in programma il 19 dicembre. Una quindicina di Paesi, tra cui l'Italia, si sono rifiutati di aderire o hanno congelato la decisione.

Obiettivi

Sottolineando gli sforzi fatti per raggiungere l'accordo, il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, ha definito il Global Compact una “roadmap per evitare sofferenze e caos“. Guterres, ha ricordato che l'intesa non viola la sovranità degli Stati e non crea nuovi diritti per migrare, ma ribadisce “il rispetto dei diritti umani”. Poi ha esortato a “non cedere alla paura o alla falsa narrazione in materia di immigrazione”. 

Il caso belga

E mentre in Italia il patto viene sottoposto all'esame del Parlamento, in Belgio mette in seria crisi la tenuta del governo. I separatisti fiamminghi hanno, infatti, annunciato la propria uscita dalla maggioranza dopo che il premier, Charles Michel, ha espresso la chiara intenzione di approvarlo. L'esecutivo è ora in minoranza e Michel sarà costretto ad avviare consultazioni la prossima settimana per colmare il vuoto. La rottura nel governo è arrivata nelle stesse ore in cui in Bruxelles era presente Steve Bannon, l'ex stratega della Casa Bianca che da settimane mobilita i sovranisti in Europa: “Parigi brucia, Londra è in crisi e il Global Compact è già morto prima di nascere” aveva detto.