Giro di vite in Venezuela sui mezzi di informazione

Il ministro degli Esteri venezuelano, Delcy Rodriguez, lunedì ha informato la stampa che il Governo di Nicolas Maduro – Presidente in carica – sporgerà denuncia presso gli organi internazionali competenti contro alcuni canali di informazione. Tra questi, il quotidiano spagnolo Abc colpevole – secondo il Governo di Caracas – di aver promosso “l’invasone straniera” nel Paese sudamericano.

In un’intervista rilasciata al canale privato Venevision, il ministro Rodriguez ha dichiarato che il Presidente si rivolgerà alla Comunità degli Stati dell’America Latina e dei Caraibi (Celac) perché, da gennaio scorso, il Paese è stato bersaglio di una campagna mediatica, condotta principalmente dalla Abc, “contro le istituzioni statali e i loro funzionari mirate a trasformare il Paese in uno Stato fallito”.

La Abc sarebbe rea di indiscrezioni diffamatorie sul Presidente del Parlamento Diosadado Cabello relative a suoi legami con un cartello del narcotraffico. In particolare, il quotidiano ha riferito che Cabello figurerebbe nella lista stilata dalla Procura federale di New York degli indagati per presunti rapporti con il clan Cartel de los Soles. L’accusa è sostenuta dall’alto funzionario militare venezuelano Leasmy Salazar che svolgeva l’incarico di capo della sicurezza del Presidente del Parlamento.

Diego Arria, ex Presidente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, ha confermato la settimana scorsa – sempre dalle colonne del quotidiano spagnolo ABc – che Salazar avrebbe presentato al Governo di Washington la documentazione a supporto delle accuse. Cabello ha incassato il sostegno da parte di tutto il Governo venezuelano e ha annunciato, il 28 gennaio scorso, che avrebbe avviato una causa legale contro la Abc e contro tutti i media locali che avevano diffuso notizie sul suo conto.