Gaza, Hamas: cominci la ricostruzione o sarà di nuovo violenza

Ricostruire Gaza al più presto o una nuova esplosione di violenza travolgerà l’area: a lanciare l’avvertimento è stato Abu Obeida, portavoce dell’ala militare di Hamas, le Brigate Ezzedin al-Qassam. “Occorre rimuovere il blocco e tutti gli altri impedimenti”, ha detto il Obeida, riferendosi alla riapertura dei valichi al confine.

“Stiamo dicendo a tutte le parti che se l’assedio di Gaza dovesse restare così e gli ostacoli per la ricostruzione permanere, una nuova sollevazione popolare è all’orizzonte”. Le Nazioni Unite, infatti, hanno firmato un negoziato che permette la fornitura di materiali per la ricostruzione delle case e degli edifici distrutti recentemente Gaza: il leader delle Brigate ha assicurato che i beni che non saranno deviati da Hamas. Ma, il prezzo chiesto dall’Onu per l’invio degli aiuti è la presenza di un governo di unità nazionale palestinese: l’esecutivo di recente formazione scricchiola già abbondantemente, sotto il peso delle accuse fra Hamas e Fatah.-

“Noi riteniamo il nemico pienamente responsabile delle nuove rivolte, se la ricostruzione a Gaza non inizierà a breve – ha avvertito Abu Obeida in una manifestazione a Gaza City – la lotta non è finita. Alla manifestazione hanno partecipato decine di uomini armati e circa 1.500 persone: durante gli interventi il funzionario di Hamas, Khalil al-Haya, ha auspicato la ripresa del dialogo tra il suo movimento e la fazione rivale di Fatah.