Gauland: “Hilter? Solo una cacca d'uccello”

Solo “la macchia d'una cacca d'uccello” nella storia millenaria e gloriosa del popolo tedesco. Così il leader del partito di estrema destra Alternativa per la Germania (Afd), Alexander Gauland, ha definito Hitler e il nazismo, attirandosi le critiche delle altre forze politiche. 

Critiche

Gauland ha parlato a Seebach, in Turingia al congresso federale dell'ala giovanile del partito di estrema destra. 
Immediate le repliche, come quella di Annegret Kramp-Karrenbauer: “50 milioni di morti, l'Olocausto e la guerra totale sono per la Afd di Gauland solo una cacca di uccello”, ha scritto su Twitter la segretaria della Cdu, considerata la possibile erede della cancelliera Angela Merkel, secondo la quale il partito ha mostrato il suo vero volto. 

L'intervista

Successivamente intervistato dall'Huffington Post, Gauland ha spiegato: “Non si può assolutamente parlare di colpa per i tedeschi di oggi perché gli uomini colpevoli di quanto avvenuto sotto il nazionalsocialismo sono quasi tutti morti. Quando per motivi anagrafici la generazione colpevole scomparirà definitivamente non si potrà più parlare di questa colpa. Non scomparirà però con loro la responsabilità storica che noi come popolo tedesco sentiamo nei confronti degli ebrei. Hitler non ha solo portato la Germania in guerra ma ha soprattutto condotto alla morte sei milioni di persone. Per questo noi tedeschi parliamo di Israele in maniera completamente diversa rispetto a come lo fanno gli inglesi o i francesi. Dobbiamo per esempio essere più cauti quando ci esprimiamo sulle politiche di insediamento dei coloni israeliani perché sentiamo una responsabilità verso di loro che non si sta riducendo né sta scomparendo con la morte della generazione a cui appartengono i colpevoli”. 

Eurocritici

Il congresso è stato aperto dal presidente Damian Lohr, il quale, davanti a circa 2.000 membri, ha affermato che “l'Unione europea deve morire” affiché l'Europa continui a vivere. Ieri ci sono state diverse manifestazioni di protesta in tutto il Paese contro l'Afd, prima formazione politica di ultradestra ad entrare al Bundestag dagli anni '50, dopo aver ottenuto il 12,6% dopo le elezioni dello scorso settembre.