Gambia: la vicepresidente ringrazia il Senegal per l’aiuto offerto durante la crisi politica

Il Gambia ha espresso gratitudine ai vicini del Senegal, per il fondamentale ruolo svolto nella risoluzione della crisi politica successiva al rifiuto da parte dell’ex presidente Yahya Jammeh di accettare la sconfitta alle ultime elezioni. L’azione di Dakar è stata determinante affinché il trasferimento di potere avvenisse in modo pacifico, per la prima volta nella storia del Gambia.

La vicepresidente gambiana, Fatoumata Tambajang, lunedì scorso era nella capitale del Senegal per incontrare il presidente Macky Sall e ha ricordato i legame che esiste tra i due Paesi. “Siamo felici di essere qui – ha detto – Senegal e Gambia sono la stessa cosa, siamo una famiglia, condividiamo gli stessi valori culturali e sociali”. Tambajang ha spiegato di essere rientrata da poco da un incontro con i vertici dell’Unione africana ad Addis Abeba, durante il quale si è discusso della cooperazione tra i due Stati.

Il Senegal è stato il primo Paese a muoversi dopo la giravolta con cui Jammeh ha disconosciuto il risultato delle presidenziali, una settimana dopo il voto dell’1 dicembre, che aveva visto l’affermazione del leader dell’opposizione Adama Barrow.

Non solo: ha avuto anche un ruolo chiave nell’accoglienza dei transfughi del regime che temevano per la propria vita. Tra questi il capo della commissione elettorale e altri alti funzionari che vedevano nel Senegal una speranza di salvezza.

Macky Sall è stato anche determinante per le deliberazioni assunte in seno all’Ecowas nella risoluzione della crisi. E quando la mediazione è fallita il Senegal ha guidato la missione militare che aveva l’obiettivo di obbligare l’ex presidente a cedere il potere per rispettare la volontà dei cittadini gambiani.

Su richiesta della stessa Ecowas, Dakar ha offerto rifugio a Barrow. Scortato fuori dal Gambia per tutelare la sua incolumità, il capo di Stato eletto ha giurato ufficialmente da presidente presso l’ambasciata del Gambia in Senegal.

Quattro giorni dopo la rinuncia di Jammeh, Barrow è potuto rientrare a Banjul. L’ex presidente, invece, si è recato in esilio volontario in Guinea. Durante il regime le relazioni tra Senegal e Gambia erano peggiorate, ma la visita di Tambajang punta a sanare le ferite del passato.