Frontex: “Minaccia terroristica resta alta”

Il flusso di immigrati con destinazione Europa è drasticamente diminuito nell'ultimo anno. Tuttavia, il rischio che tra le persone in cerca di fortuna si mischino terroristi resta alto. L'avvertimento proviene dal direttore esecutivo di Frontex, Fabrice Leggeri. Parlando oggi al Parlamento europeo dell'operazione Themis, Leggeri ha spiegato che la minaccia terroristica “non è diminuita e dobbiamo essere certi che non vi siano attraversamenti delle frontiere dell'Ue non intercettati, perché questo va a scapito della sicurezza europea”. Egli ha spiegato che i velivoli di Frontex hanno rilevato flussi di migranti non intercettati da Algeria e Tunisia, che pongono “preoccupazioni di sicurezza” e su cui si sta lavorando.

“Non ci aspettiamo un aumento degli arrivi di migranti dalla Libia, almeno non per il momento”, ha detto ancora Leggeri, dove ha illustrato i contorni della nuova operazione Themis, che sarà sottoposta ad una prima valutazione ufficiale a fine aprile, inizio maggio. “Dal primo gennaio ad ora sono stati 6mila i migranti illegali intercettati sulla rotta del Mediterraneo centrale, il 62% in meno rispetto allo stesso periodo del 2017. Ma solo il 71% di questi è partito dalla Libia, rispetto al 95% del 2017, perché nel 2018 il 20% delle partenze dei migranti è avvenuto dalla Tunisia”, ha spiegato. In termini di nazionalità, a sbarcare sono stati soprattutto eritrei (1500), tunisini (1200), seguiti da nigeriani, pachistani, libici (nuova tendenza) ed ivoriani.