Francia: polemica con Macron, si dimette il capo delle forze armate

Pierre de Villiers, capo delle forze armate francesi, si è dimesso in polemica con il presidente Emmanuel Macron. “Nelle attuali circostanze, non posso più garantire la durata nel tempo del modello di esercito che considera necessario per assicurare la protezione della Francia e dei francesi”, ha scritto in un comunicato l’alto ufficiale.

La scorsa settimana la Corte dei conti aveva indicato in 4,5 miliardi di euro i tagli da applicare per riportare il deficit pubblico francese al 3% del Pil, imposto dal trattato di Maastricht. Per coprire le eccedenze dei costi delle operazioni militari all’estero, l’esercito dovrà risparmiare 850 milioni di euro sugli equipaggiamenti.

La decisione non è piaciuta a De Villers che, dopo le proteste davanti al presidente, al Consiglio di Difesa, e in commissione Difesa al parlamento, è stato rimproverato pubblicamente due volte da Macron. La prima nei giardini dell’Hotel de Brienne, alla vigilia del 14 luglio, e ancora una volta nelle colonne de “Le Journal du Dimanche”: “Se qualcosa oppone il capo di stato maggiore al presidente, il capo di stato maggiore se ne va”, aveva spiegato Macron. Le dimissioni di De Villers sono state accettate dal Presidente della Repubblica e dovrebbero scattare teoricamente il 31 luglio. Il consiglio dei ministri è però corso subito ai ripari, nominando immediatamente il successore di De Villiers. Si tratta del generale Francois Lecointre.