Francia e Spagna contro l'Italia

La nave Aquarius sta viaggiando verso la Spagna, con tutte le sue 629 persone a bordo salvate nei giorni scorsi nel Mediterraneo e rimaste, nelle ultime 48 ore, in attesa di istruzioni nello spazio di mare che separa l'Italia dall'isola di Malta. Il contenzioso fra i due Paesi sull'accoglienza del bastimento era stato risolto dal governo Sanchez, il quale si era offerto di far attraccare Aquarius nel porto di Valencia, risolvendo così l'impasse che aveva lasciato la nave in mezzo al mare per quasi due giorni. L'atteggiamento italiano, il cui governo ha per la prima volta posto un freno all'arrivo di migranti sul proprio territorio, ha provocato la reazione simbiotica degli esecutivi di Francia e Spagna, uniti nel criticare la decisione del Bel Paese di respingere Aquarius e sollecitare La Valletta ad aprirle i propri porti. Particolarmente critica la posizione di Emmanuel Macron, il quale si è riferito al governo italiano definendo il suo comportamento “cinico” e “irresponsabile”.

Toninelli: “Noi abbiamo salvato il maggior numero di vite”

Nel mirino dei due Paesi, in particolare, è finito il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, promotore della linea dura dell'Italia, con la Spagna a parlare di possibili conseguenze penali. L'Italia ha comunque offerto il proprio contributo al viaggio della nave, mentre nella giornata di domani arriveranno nel porto di Catania altri 937 migranti, a bordo della Diciotti della Guardia Costiera. Sulle polemiche politiche che hanno accompagnato lo stallo di Aquarius, si è espresso il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, il quale aveva già annunciato la partecipazione italiana al viaggio verso la Spagna con il supporto di due navi della Marina Militare: “Nessuno si deve permettere di etichettare l'Italia e il governo di essere disumano e xenofobo: l'Italia è il Paese che ha salvato il maggiore numero di vite… Quella del governo italiano sull'immigrazione è una strategia molteplice. In Italia il business dell'immigrazione non è più tale. Sembrava tutto normale, oggi si sa che le cose possono cambiare: basta a chi diceva che con l'immigrazione si guadagna più che con la droga. L'immigrazione verrà gestita nella legalità”.

Critiche e ringraziamenti

E, mentre il portavoce di 'En Marche!' rincalza le parole del presidente Macron definendo “inammissibile fare della piccola politica su delle vite umane”, parlando di atteggiamento “immondo”, qualche critica è piovuta sull'esecutivo anche dal fronte delle opposizioni, in particolare dall'area dem: “Guardala – ha scritto l'ex ministro Franceschini a Salvini, postando un'immagine della rotta richiesta ad Aquarius per raggiungere la Spagna – e chiediti davanti alla tua coscienza se è logico e umano infliggere questo viaggio di 1.400 Km di mare a persone stremate e disperate solo per una scelta ideologica e elettorale”. Più moderata la critica dell'ex premier Gentiloni, il quale ha incoraggiato il presidente spagnolo e spiegato che “l'Italia non è in emergenza: noi abbiamo ridotto dell'80% il traffico degli scafisti”. A spezzare una lancia in favore dell'Italia, però, ci ha pensato il commissario europeo per le migrazioni Dimitris Avramopoulos: “Non faccio il gioco del biasimo. Molta attenzione è stata data alla vicenda di Aquarius ma questo è solo un incidente, un caso. L'Italia sta salvando altri 900 migranti e mantiene le sue responsabilità. Voglio esprimere i ringraziamenti per gli erculei sforzi che l'Italia ha fatto negli ultimi tre anni, e per questo deve essere lodata. La Commissione continuerà a sostenere l'Italia”.