Florida, esecuzione con farmaco mai usato. Un giudice: “Condannato trattato come una cavia”

Si chiama Mark Asay il detenuto che in Florida è stato giustiziato, nella prigione di Starke, con un’iniezione letale per la quale è stato utilizzato un nuovo farmaco, mai utilizzato finora. Si tratta di un anestetico, l’etomidate, impiegato al posto del midazolam, la cui reperibilità è diventata sempre più difficile in seguito al rifiuto di alcune case farmaceutiche di farsi carico della vendita.

Il ricorso della difesa

Gli avvocati di Asay hanno cercato in tutti i modi di condannare la sentenza a morte – la prima in Florida da 18 mesi – spiegando che l’impiego di un farmaco mai sperimentato, e per questo potenzialmente in grado di provocare sofferenza, viola l’emendamento della Costituzione che vieta “punizioni crudeli ed inusuali“.

“Trattato come un topo da laboratorio”

A nulla è valso il tentativo degli avvocati, infatti la maggioranza dei Giudici della Corte Suprema ha respinto il ricorso. Solo uno di loro si è opposto alla decisione di procedere con l’esecuzione, affermando che procedendo in questa maniera il condannato “viene trattato come una cavia di laboratorio dell’ultimo protocollo per le iniezioni letali”. Una dura condanna alla decisione dei giudici di procedere è arrivata anche da Jen Moreno, esperta della task force dell’Università di Berkley che si occupa di ricorsi contro le iniezioni letali. La Moreno ha sottolineato che ci sono dei “grandi dubbi” sul fatto che l’anestetico usato abbia svolto nel cocktail la sua funzione, ossia evitare sofferenze al condannato. “Lo stato non ha fornito informazioni sul perché ha selezionato questo medicinale”, ha concluso la Moreno.

Chi era Mark Asay

Mark Asay, 53 anni, era un suprematista bianco condannato a morte per l’uccisione, nel 1987 a Jacksonville, di un afroamericano e di un ispanico, delitti considerati razzisti. Asay ha trascorso 36 anni in prigione.