EXIT POLL IN POLONIA, LA DESTRA ANTI-EUROPEA VINCE LE ELEZIONI

Potrà governare da solo il partito Diritto e Giustizia (Pis) – l’opposizione conservatrice ed euroscettica – che ha nettamente vinto le elezioni politiche in Polonia. In base agli exit poll, ha conquistato il 39,1% contro il 23% dei liberali di Piattaforma Civica che con la premier uscente, Ewa Kopacz, hanno subito ammesso la sconfitta. In una tornata che ha visto l’affluenza al 51,6%, il partito di destra di Jaroslaw Kaczysnski, gemello dell’ex presidente Lech morto nel 2010, ha ottenuto 242 seggi su 460 nella Camera bassa, contro i 133 andati a Piattaforma Civica.

Dopo otto anni in cui l’economia nazionale è cresciuta quasi del 50%, quindi, perdono la guida del governo i liberali di Donald Tusk, nel frattempo trasferitosi a Bruxelles come presidente del Consiglio Ue. A guidare il prossimo esecutivo sarà la 52enne antropologa Beata Szydlo, la candidata conservatrice di PiS, che difende l’importanza dei valori cattolici e patriottici, guarda alla Nato in chiave anti-russa e propone una redistribuzione della ricchezza a beneficio delle classi lavoratrici. Ora il PiS potrebbe avviare una fase di confronto critico con l’Ue, migranti, su cui Diritto e Giustizia si oppone alla redistribuzione obbligatoria da altri Paesi sostenendo che potrebbero compromettere la tradizione cattolica del Paese e addirittura portare parassiti e malattie.

Si allontana anche la prospettiva di un ingresso nell’euro. Gli altri due partiti che entrano nel Sejm, la Camera bassa polacca, sono Nowoczesn.pl (Moderna) del liberale Ryszard Petru con il 7,1% e il Partito dei contadini (Psl) con il 5,2%. Non hanno superato la soglia di sbarramento dell’8%, il partito Sinistra unita (Zl) che ha avuto il 6,6%, la formazione di Janusz Korwin-Mikke con il 4,9%, e quella di sinistra sociale Razem (Insieme) di Adrian Zandbergcon il 3,9%.