Europa, scontro sui migranti fra Barroso e il premier Cameron

“Un errore di portata storica”: si è espresso duramente, José Manuel Barroso, in merito alle recenti dichiarazioni del premier inglese David Cameron. Il presidente della Commissione europea ha spiegato che, “allontanando la Gran Bretagna dall’Unione Europea”, il Paese rischia di isolarsi completamente. Il conflitto era scoppiato qualche giorno fa, dopo che il Sunday Times aveva fatto trapelare la proposta del governo inglese di porre un limite al numero di immigrati in arrivo nel Regno Unito, in particolare per quanto riguarda la manodopera in arrivo dall’Est. Un’idea che a Bruxelles è apparsa come una vera e propria sfida alle regole comunitarie.

Secondo la stampa inglese, il premier David Cameron avrebbe paura di essere surclassato, alle elezioni del 2015, dal partito “anti europeo”, lo Ukip di Nigel Farage: sarebbe questo il motivo che lo ha spinto a superare a destra Farage, presentando un piano per limitare di fatto l’ingresso di cittadini in Unione Europea, violando così il principio della “libertà di movimento”. Ma il numero uno della Commissione non si è fatto prendere alla sprovvista: ai microfoni della Bbc prima, e in un discorso alla Chatham House dopo, ha lanciato l’attacco più duro mai scagliato fin ora contro la Gran Bretagna.

Secondo Barroso, la Gran Bretagna è uno dei Paesi più forti dell’Unione Europea ma, in caso di uscita dal sistema comunitario, “la sua influenza sulla scena mondiale si ridurrebbe fino a zero”. Il presidente della Commissione Ue ha definito “arbitrario” il tetto proposto dai conservatori inglesi e ha ricordato che” la libera circolazione delle persone è principio essenziale e non discutibile della comunità”.

“In Europa – ha spiegato Barroso – c’é una grande disponibilità ad ascoltare le preoccupazioni britanniche e a fare concessioni su questioni come i sussidi di disoccupazione, ma alcune richieste sono inaccettabili”: la libera circolazione delle persone é “un limite invalicabile”. Infine, il presidente della Commissione europea ha voluto lanciare un monito non solo a David Cameron, ma a tutti i leader che sono stati solleticati dalla proposta inglese: “E’ un’illusione – ha concluso – pensare che ci possa essere dialogo se si mettono in dubbio i principi stessi dell’Unione e si offendono gli Stati membri”.