Essebsi nuovo presidente della Tunisia, con la benedizione dell’Europa

Il candidato del partito laico Nidaa Tunes, Baji Caid Essebsi, ha vinto le elezioni presidenziali in Tunisia. Lo ha ufficializzato la commissione elettorale nel corso di una conferenza stampa. Essebsi ha ottenuto il 55,7% battendo al ballottaggio il suo rivale, il presidente uscente Moncef Marzouki. L’affluenza è stata del 60,1%. “Dedico la mia vittoria ai martiri della Tunisia”, ha affermato Essebsi, riferendosi alle vittime della ‘rivoluzione dei gelsomini’, che alla fine del 2010 ha fatto crollare il regime dell’ex presidente Zine El Abidine Ben Ali. “Ringrazio Marzouki – ha aggiunto il candidato di Nidaa Tounes, in un discorso alla tv – Ora dobbiamo lavorare uniti senza escludere nessuno”.

Marzouki ha sostenuto che le dichiarazioni di Essebsi non erano state “democratiche”, contestando anche i voti, ma è stata una polemica stoppata sul nascere: “Il voto si è svolto in modo esemplare – ha chiarito stato Andreas Gross, parlamentare svizzero socialista, a nome della delegazione dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa incaricata di monitorare il secondo turno – e la delegazione si congratula con l’Istanza superiore indipendente per le elezioni (Isie) e le persone negli 11mila seggi che hanno contribuito a uno svolgimento sereno e assolutamente corretto di questo voto storico”.

Con questo voto, osserva infatti il parlamentare svizzero, la Tunisia ha concluso la fase transitoria attraverso la creazione di istituzioni che hanno la più grande legittimità possibile per rispondere da subito alle speranze dei cittadini, che vogliono costruire una società giusta e un’economia fiorente in cui nessuno si senta dimenticato. “Il Paese che ha dato inizio alla primavera araba è riuscito a cogliere i frutti dei suoi sforzi”, ha concluso Gross.