Erdogan attacca la Banca centrale: crolla la lira

Duro attacco di Recep Tayyip Erdogan alla Banca centrale turca, accusata di aver “continuamente mancato gli obiettivi di inflazione“. Il presidente ha poi chiesto il taglio dei tassi d'interesse appena due ore prima che i responsabili sulle politiche monetarie annunciassero la loro decisione sull'argomento. 

Tassi e inflazione

In un discorso pubblico – riporta Bloomberg – il “Sultano” ha ripetuto la sua “teoria poco ortodossa” sulla relazione tra i tassi di interesse e l'inflazione, affermando che il rialzo dei primi porti solo a un aumento più rapido dei prezzi. Il presidente turco ha comunque sottolineato che “la banca centrale è indipendente e prenderà le proprie decisioni”. Ma sui mercati la lira ha accusato le parole del presidente e ha perso il 2% sul dollaro, dopo che le perdite avevano anche superato il 3%.

La crisi

Erdogan ha spiegato che Ankara prevede di adottare “ulteriori provvedimenti per prevenire le fluttuazioni del tasso di cambio”. Secondo l'agenzia di stampa turca Anadolu, durante un discorso tenuto al Grand Hotel della capitale, il presidente ha detto che il suo governo non si asterrà “dall'adottare decisioni appropriate per guidare la Turchia fuori dalla situazione attuale”. “Stiamo lottando per risolvere tutti i problemi che influenzano negativamente la nostra economia, in particolare la volatilità del tasso di cambio, senza mai uscire dal quadro del libero mercato”, ha sottolineato Erdogan, precisando che la sua nomina a presidente del Fondo sovrano Tvf “non getta la minima ombra sulla democrazia” turca. Da inizio anno, la valuta turca ha perso quasi la metà del proprio valore rispetto alla moneta statunitense, mentre ad agosto l'inflazione ha raggiunto il 17,9%, con un 2% in più in confronto a luglio.