EGITTO, RIMANDATO PER LA DECIMA VOLTA IL PROCESSO AI GIORNALISTI DI AL JAZEERA

E’ stato rimandato per la decima volta in Egitto il verdetto del nuovo processo contro i tre giornalisti di al Jazeera -Mohamed Fahmy, di nazionalità egiziana e canadese, Baher Mohamed, egiziano, e Peter Greste, australiano, accusati di aver appoggiato i Fratelli musulmani diffondendo notizie false. La sessione, prevista per oggi, è stata rinviata al prossimo 29 agosto. Secondo le autorità la ragione del rinvio è dovuta ai problemi di salute del giudice Hasan Farid come già avvenuto lo scorso 30 luglio data ufficiale di inizio del processo d’appello contro i tre giornalisti. A fine giugno 2014, i giornalisti Mohamed Fahmy e Baher Mohamed, insieme al collega australiano Peter Greste, sono stati condannati a sette anni di carcere per aver trasmesso notizie false con l’intento di aiutare un’organizzazione terroristica affiliata ai Fratelli musulmani egiziani, gruppo bollato come “fuori legge” dalle autorità egiziane.

Nel quadro del processo contro i tre giornalisti altre undici persone sono state condannate in contumacia a 10 anni di carcere per le medesime accuse. Greste ha fatto rientro in Australia lo scorso febbraio, mentre i suoi due colleghi Fahmy e Baher stati rilasciati nelle settimane successive dopo aver trascorso 413 giorni di carcere. Fahmy, cittadino naturalizzato canadese che ha rinunciato alla cittadinanza egiziana nella speranza di essere rimpatriato come Greste, è stata rilasciato dopo il pagamento di una cauzione di 33 mila dollari in attesa del nuovo processo. Baher, giornalista con passaporto egiziano, è stato invece rilasciato senza cauzione.