Ebola, il contagio si allarga. Primi casi sospetti in Brasile e a Cipro

[cml_media_alt id='10292']ebola_spagna[/cml_media_alt]Ebola continua ad espandersi. E mentre le condizioni dell’infermiera spagnola Maria Teresa Romero si aggravano, le autorità brasiliane segnalano al mondo il primo caso sospetto del Paese: secondo il sito Estadao, il paziente è rientrato da poco da Conakry, capitale della Guinea, ed è stato trasferito in un ospedale specializzato per la conferma della diagnosi. Jarbas Barbosa, responsabile per la vigilanza sulle epidemie del ministero della Salute brasiliano, avrebbe in seguito confermato il probabile caso. A trovarsi in una situazione analoga è anche Cipro Nord, l’area del Paese sotto occupazione militare turca. Il paziente “sospetto” sarebbe uno studente 26enne originario del Togo che, spiega la testata Chavantis, avrebbe avuto in un primo tempo una forte febbre per la quale è stato ricoverato in una clinica di Farmagosta. I sanitari poi, per precauzione, lo hanno trasferito nel reparto malattie infettive dell’ospedale Nicosia Nord, dove è stato posto in quarantena. Tra qualche giorno, secondo il giornale, si conosceranno i risultati delle analisi cliniche per la conferma o meno della diagnosi.

Destava i sospetti dei medici anche Sue Ellen Kovack, l’infermiera australiana 57 enne tornata pochi giorni fa da un mese di lavoro in Sierra Leone con la Croce Rossa. La donna, che si era presentata martedì mattina in ospedale con una lieve temperatura di 37,6, era stata ricoverata nel dubbio che potesse aver contratto il virus, ma è infine risultata negativa alle analisi. Secondo il capo dei Centri di controllo e prevenzione delle malattie Usa Thomas Friden, “la guerra all’ebola sarà lunga. Nei trent’anni che lavoro nel settore della sanità pubblica, l’unica cosa paragonabile è stato l’Aids all’inizio degli anni ’80. Dobbiamo lavorare ora – ha continuato – per far si che questo non sia il prossimo Aids del mondo”.