Donbass: il voto premia i leader filo-russi

Denis Pushilin e Leonid Pasechnik, leader filo-russi, sono stati confermati nelle elezioni andate in scena nelle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk, nell'est ucraino. 

Risultati

Nel voto di ieri – in cui si sceglievano i “presidenti” e i “deputati” delle due regioni separatiste – Pushilin, 37 anni e successore di Aleksandr Zakhaarchenko ucciso in un attentato, ha raccolto a Donetsk il 60,9% delle preferenze, secondo quanto reso noto dalla locale Commissione elettorale. A Lugansk, a vincere è Pasechnik, 48 anni, con il 68,4% dei voti. Secondo il vicepresidente della Commissione per gli Affari della Comunità degli Stati indipendenti (Csi) alla Duma russa, Konstantin Zatulin, il risultato delle elezioni – bollate come “illegittime” da Kiev, Ue e Usa – rafforzano la posizione negoziale delle due repubbliche separatiste nei colloqui per l'applicazione degli accordi di Minsk. A detta degli esperti russi, contattati da Interfax, gli abitati di Donetsk e Lugansk hanno votato ieri per potenziare l'integrazione con la Russia

“Sovranità minata”

Il presidente francese Emmanuel Macron e la cancelliera Angela Merkel, in una dichiarazione congiunta, hanno bollato come “illegittime e illegali” le elezioni . “Queste cosiddette elezioni – si legge nel testo – minano l'integrità territoriale e la sovranità dell'Ucraina”. Merkel e Macron hanno incontrato, ieri a Parigi, il presidente ucraino Petro Poroshenko, a margine delle cerimonie del centenario dell'armistizio della Prima Guerra Mondiale.