Donald Trump incontra Theresa May: “La Brexit sarà fantastica per il vostro Paese”

A una settimana dal giuramento, il presidente Donald Trump inizia il giro di colloqui con i leader degli altri Stati. A rompere il ghiaccio è la premier britannica Theresa May il cui invito, spedito dalla Casa Bianca è nelle ultime ore balzato agli onori della cronaca per un’involontaria gaffe. Infatti per un errore di battitura, sull’invito è stato stampato Teresa May – l'”H” è stata dimenticata – e la busta è arrivata a una diva del soft-porno americano, Teresa May per l’appunto.

Una Brexit “fantastica” per il Regno Unito

Dal podio allestito nella East Room della Casa Bianca, Trump ha assicurato alla May che la “Brexit sarà fantastica” per la Gran Bretagna ed ha sottolineato che lui l’aveva prevista. “Avrete la vostra identità e le persone che vorrete nel vostro Paese, potrete fare accordi commerciali liberamente senza che nessuno vi guardi”.

Prosperità ai popoli

“Dobbiamo ridare prosperità ai nostri popoli“, ha scandito quindi May, indicando la missione comune. Eppure la premier Tory sembra venuta a Washington anche ad attutire qualcuno degli acuti di Trump, proponendosi in cambio di intercedere ancora presso i partner europei. Così sulla Nato da una parte ha rassicurato che Trump le ha confermato di essere “al 100% a favore dell’Alleanza“. E dall’altra ha promesso la prima linea nell’esortare i partner atlantici a far fronte alle proprie responsabilità finanziarie, rispettando il 2% della spesa per la difesa.

Le sanzioni alla Russia

Sulle sanzioni a Mosca May ha ribadito che per sollevarle la precondizione è la piena attuazione degli accordi di Minsk sulla crisi ucraina, seguita dall’ammissione di Trump che è “troppo presto per parlarne con la Russia”. Nelle scorse ore poi non era passato inosservato il suo “rimprovero” sulle torture, che Trump si è detto convinto funzionino nella lotta al terrorismo. Anche se oggi ha frenato: “Decideranno i generali”. Anzi, il segretario alla Difesa James Mattis, contrario al waterboarding: “Non sono necessariamente d’accordo, ma il capo del Pentagono prevarrà su di me, perché gli darò questo potere”, ha assicurato il tycoon.