DANIMARCA: DOPO LA SCONFITTA ELETTORALE LA PREMIER SCHMIDT SI DIMETTE

Non ci ha pensato neanche un minuto e come nello stile dei politici del Nord Europa, poco dopo la sconfitta nelle elezioni la premier della Danimarca Helle Thorning-Schmidt ha deciso di dimettersi dalla guida del partito socialdemocratico. “Abbiamo vinto la campagna elettorale ma non le elezioni. Siamo stati battuti sul traguardo”, ha dichiarato rivolta agli esponenti del suo Partito, a seguito della vittoria dell’opposizione conservatrice guidata dell’ex premier Lars Lokke Rasmussen, del partito liberale Venstre sulla coalizione di centro-sinistra.

Il Partito socialdemocratico rimane comunque la formazione più votata, con il 26,3% dei voti e 47 seggi, tre in più rispetto alle legislative di 4 anni fa, mentre i populisti di destra del Partito del popolo danese – che vuole leggi più dure sull’immigrazione – ottengono un trionfo, con il 21% delle preferenze e 37 seggi, 15 in più rispetto al 2011. Terzo partito Venstre, con il 19,4%.

Lo spostamento a destra dell’asse politico del Paese è la naturale conseguenza della reazione popolare verso la mancata piena integrazione degli immigrati e soprattutto verso l’islamizzazione percepita, esplosa a metà febbraio con l’attentato a Lars Vilks, uno degli autori delle cosiddette “vignette blasfeme” su Maometto, pubblicate nel settembre del 2005 da Jylland-Posten