Dall'Aquarius: “Andare in Spagna? Pericoloso”

Continua a mantenersi fortemente incerta la situazione della nave Aquarius, il bastimento con a bordo 629 persone salvate nel Mediterraneo e in attesa di capire in quale porto dovrà attraccare per poratrle al sicuro. Chiusi i porti italiani e anche quelli maltesi, a risolvere l'impasse ci aveva pensato la Spagna del nuovo governo Sanchez, dichiarandosi pronta ad accogliere l'Aquarius nel porto di Valencia , ponendo così fine all'incubo dei passeggeri della nave, ormai da 48 ore fermi in mezzo al Mediterraneo. In serata, lo scenario si era nuovamente complicato poiché i membri dell'equipaggio, assieme ai volontari umanitari presenti a bordo, avevano fatto sapere come il tragitto verso la Spagna fosse impossibile da compiere se non in molto tempo: “Allo stato attuale – hanno spiegato i membri del team di Sos Mediterranee – Aquarius non può andare in Spagna”. Una versione fornita, secondo quanto riferito anche in un tweet della giornalista di 'Euronews' Anelise Borges, presente a bordo, sulla base di bollettini meteorologici, i quali annunciano condizioni che rendono il tragitto “non sicuro per la nave, per l'equipaggio e per le persone soccorse”.

La soluzione

Il nodo potrebbe comunque risolversi con l'assistenza del governo italiano: il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, infatti, uscendo dal Consiglio dei ministri, ha spiegato ai microfoni di 'La7' che l'esecutivo garantirà la massima assistenza: “Accompagneremo noi Aquarius con la Marina Militare fino a Valencia, penso lo potremo fare in pochissimi giorni. E manderemo una vedetta per rifornire la nave con altri viveri”. Prospettiva confermata poco più tardi anche dal titolare del Viminale, Matteo Salvini, il quale ha confermato che la nave “partirà il prima possibile” e che “andrà subito in Spagna”, senza transitare da porti italiani. Uno scenario che, al momento, sembrerebbe l'unico percorribile, considerando le molte miglia nautiche che separano Aquarius da Valencia e il peggioramento delle condizioni meteo.

Tensioni a bordo

Nel frattempo, la situazione a bordo continua a mantenersi su un sottilissimo filo di equilibrio. Nelle ultime ore, un uomo avrebbe minacciato di buttarsi in mare per timore che lo riportassero in Libia e anche altri malumori sono circolati fra le 629 persone salvate, preoccupate perché ancora ignare di quale sarà la loro effettiva destinazione. In giornata, una motovedetta maltese ha raggiunto Aquarius lasciando a bordo alcuni viveri: secondo l'equipaggio, le scorte a bordo dovrebbero bastare ancora per un paio di giorni.