Critica la rivolta del 2011: deputato sotto inchiesta

Il Parlamento libico di Tripoli ha aperto un'inchiesta nei confronti del deputato Jaballah Al-Shibani per dichiarazioni considerate oltraggiose. Durante una sessione dell'assemblea tenuta lunedì, diffusa in diretta dalle emittenti libiche, Al-Shibani ha definito l'insurrezione del febbraio 2011, che portò alla caduta di Gheddafi, una “catastrofe, calamità e disastro”, aggiungendo che “quanti non lo riconoscono sono ipocriti o approfittatori“. Le sue parole hanno aperto una polemica nell'aula del parlamento, già molto diviso.

Polemiche

Al-Shibani, si è visto rispondere che “quella di febbraio è stata la grande rivolta libica“. Il deputato, esponente della comunità nera di Tawarga, ha replicato ai suoi detrattori che “Muammar Gheddafi era più onesto di voi“. L'atto di giuramento dei parlamentari prevede il rispetto degli obiettivi della rivolta del 2011. In questi ultimi giorni si sono moltiplicati i commenti razzisti ai danni di Al-Shibani, presentato come “schiavo” per il colore della sua pelle, riportando a galla divisioni storiche tra le varie comunità libiche.

Comunità martoriata

Da quasi sette anni circa 40mila abitanti della città martire di Tawarga sono accampati in condizioni disastrose. La popolazione di Misurata si rifiuta di accoglierli in quanto neri e pro Gheddafi. Dopo la firma di un accordo di riconciliazione, raggiunta con la mediazione della missione Onu in Libia, sulla carta la comunità è autorizzata a ritornare a Misurata già da febbraio, ma il sindaco favorevole Mohamed Eshtewi è stato assassinato sei settimane fa.

La rivolta

La prima guerra civile in Libia si è svolta tra il febbraio e l'ottobre del 2011 e ha visto opposte le forze lealiste di Gheddafi e quelle dei rivoltosi, riunite nel Consiglio nazionale di transizione. Il Paese, dopo aver vissuto una prima fase di insurrezione popolare (la cosiddetta rivoluzione del 17 febbraio) sull'onda della primavera araba ha conosciuto in poche settimane lo sbocco della rivolta in conflitto civile. La sommossa libica, in particolare, è stata innescata dal desiderio di rinnovamento politico contro il regime ultraquarantennale di Gheddafi, salito al potere il 1º settembre 1969 dopo un colpo di Stato che condusse alla caduta della monarchia filo-occidentale del re Idris.