Corte Suprema: infuocata l'audizione di Kavanaugh

Prosegue, serrata, nel senato americano l'audizione del giudice conservatore Brett Kavanaugh, scelto da Donald Trump per occupare la casella lasciata vuota da Anthony Kennedy alla Corte suprema.

Audizione

Al terzo giorno di confronto i democratici continuano a incalzare Kavanaugh sulle modalità con cui intenda svolgere il suo mandato, ottenendo, a loro dire, risposte elusive. Nell'ultima sessione, in particolare, si è discusso sulle norme procedurali, sull'eventuale astensione rispetto a Trump nell'ambito dell'indagine del procuratore Robert Mueller sul Russiagate e sui documenti contenenti prese di posizione controverse “nascosti” all'opinione pubblica.

Russiagate

Il senatore democratico Cory Booker, in particolare, ha incalzato Kavanaugh sull'impegno ad astenersi da un eventuale caso Trump, perché verrebbero meno i sospetti sul fatto che sia stato scelto dal presidente per farsi proteggere da Mueller. “Se mi impegnassi su una decisione relativa ad un caso particolare, compresa quella relativa alla mia partecipazione – ha glissato Kavanaugh – dimostrerei solo la mancanza di indipendenza… necessaria per essere un buon giudice”.

I documenti

Poco prima dell'avvio dell'audizione di conferma, giunta alla sua terza giornata, il New York Times ha pubblicato documenti di Kavanaugh risalenti al 2003, quando lavorava per l'amministrazione di George W. Bush, nei quali metteva in discussione la storica sentenza della Corte Suprema “Roe contro Wade” che ha reso legale l'aborto in America. “Non sono sicuro del fatto che tutti gli accademici di giurisprudenza considerino la Roe contro Wade come una Legge dello Stato consolidata a livello di Corte Suprema visto che la Corte può sempre revocarla“, scrisse Kavanaugh. Il senatore Booker ha inoltre pubblicato email di Kavanaugh sulla schedatura razziale. In queste missive, sebbene il giudice si dichiarasse favorevole ad un approccio neutrale sul fronte della razza, si reclamavano al contempo misure ad interim efficaci da attuare all'indomani dell'attentato alle Torri Gemelle. La pubblicazione dei documenti, denominati confidenziali, ha scatenato un'infuocata discussione in seno al panel sulla legittimità della loro pubblicazione.