CORRUZIONE IN GUATEMALA: IL PARLAMENTO REVOCA L’IMMUNITA’ AL PRESIDENTE

Continuano a peggiorare le notizie per il presidente del Guatemala, Otto Pèrez Medina. Poche ore dopo che il Parlamento gli ha tolto l’immunità, per permettere che sia processato per corruzione, un giudice ha emesso un’ordinanza che lo obbliga a non lasciare il territorio del Paese. La responsabile della Procura Generale, Thelma Aldana, che aveva richiesto la misura cautelare, ha spiegato che esiste la possibilità che Pèrez Molina possa fuggire all’estero per non affrontare le sue responsabilità penali, aggiungendo che è possibile che si chieda anche il suo arresto.

Il tutto a 4 giorni dalle elezioni presidenziali anticipate. Il presidente, eletto nel 2012, è un generale in congedo 64enne, è accusato ora di aver organizzato una cospirazione per defraudare le dogane guatemalteche di milioni di dollari nel corso degli anni: venivano pagate mazzette per far passare le merci importate a una frazione delle tariffe ufficiali. Perez ha ovviamente negato ogni addebito e ha confermato che non si dimetterà. Il suo mandato sarebbe comunque scaduto il 14 gennaio prossimo e non si sarebbe potuto ricandidare.