Corruzione: 8 anni per l'ex ministro Ulyukayev

Alexei Ulyukayev, ex minitro russo dello Sviluppo economico, è stato condannato a 8 anni di colonia penale con carcere duro per aver intascato una tangente da 2 milioni di dollari dal numero uno della Rosneft (compagnia petrolifera partecipata dal governo con quota maggioritaria) Igor Sechin. La sentenza è stata pronunciata dal tribunale Zamoskvoretskiy di Mosca. Si tratta di una pena più soft rispetto a quella invocata dalla procura, che chiedeva 10 anni. I legali del ministro hanno già annunciato l'intenzione di ricorrere in apppello. Ulyukayev si è sempre detto “innocente” e sostiene che l'unica decisione giusta sarebbe la sua “assoluzione“.

Processo

Il processo contro l'ex ministro ha tenuto col fiato sospeso i media russi per più di un anno, ovvero quando l'ex ministro è stato arrestato nell'androne della sede moscovita della Rosneft e sorpreso con una borsa piena di dollari. Sechin, potente fedelissimo di Putin con un passato nei servizi di sicurezza (Fsb) e, stando a diversi osservatori, gran visir della fazione dei falchi, ha accusato Ulyukayev di avergli estorto il denaro come ricompensa per aver dato l'ok all'acquisizione della Bashneft, società petrolifera al tempo al centro delle mire espansionistiche di Sechin.

Accuse

Ulyukayev – al contrario membro dello schieramento opposto, le colombe liberali – ha sempre negato tutto, ha definito il suo arresto una “provocazione” orchestrata da Sechin e ha sostenuto di non sapere che nella borsa ci fosse del denaro, credendo fosse un cestino natalizio con “vino e salame“. Sechin, nonostante sia stato chiamato sul banco dei testimoni in quanto principale accusatore, non si è mai presentato in tribunale per il contro-esame e la corte ha lavorato esclusivamente con la sua deposizione resa in fase pre-dibattimentale.

Liberale

Ulyukayev, 60 anni, ex governatore della banca centrale, economista del gruppo di Egor Gaidar, premier e architetto delle privatizzazioni nell'era Eltsin, è ritenuto un liberale. Prima dell'arresto era stato criticato per i suoi rapporti con la finanza e la politica dell'Occidente.