Corea del Nord: “Il Presidente Usa ha molte alternative, anche quella militare”

“Ogni opzione e’ sul tavolo, non solo quella economica, delle sanzioni, ma anche quella militare. E il presidente Trump vuole perseguire tutte le opzioni”. Sono state le parole del segretario al tesoro americano Steven Mnuchin nel commentare la decisione del Pentagono di inviare dei cacciabombardieri sui cieli vicino al confine della Corea del Nord. “E’ incredibile che Pyongyang – ha concluso Mnuchin – voglia testare una bomba ad idrogeno sul Pacifico. Il presidente ha molte alternative e prenderà una decisione al momento giusto”.

Pentagono

Ieri il Pentagono aveva inviato alcuni caccia bombardieri in volo vicino al confine con la Corea del Nord. L’operazione – aveva spiegato il dipartimento alla difesa statunitense – “è per dimostrare che il presidente Usa ha molte opzioni militari per sconfiggere ogni minaccia”. “Quello inviato è un chiaro messaggio” a Pyongyang, ha evidenziato il Pentagono, sottolineando “la serietà con cui gli Stati Uniti prendono i comportamenti sconsiderati della Corea del Nord”.

Venerdì scorso il governo coreano aveva annunciato l’intenzione di far esplodere una bomba all’idrogeno nel Pacifico, in risposta alle parole pronunciate dal presidente Donald Trump che – senza mezzi termini – aveva minacciato di “distruggere completamente” lo Stato nordcoreano se, nel prossimo futuro, non dovesse rinunciare al suo programma nucleare.

Nuove misure per la sicurezza

E’ intanto atteso nelle prossime ore l’annuncio dell’amministrazione Trump sulle nuove restrizioni agli arrivi negli Usa da parte di cittadini provenienti da sette Paesi musulmani. I tre mesi dall’avvio del controverso “Muslim Ban”, infatti, stanno terminando. In merito, il dipartimento della Homeland Security ha chiesto al presidente Usa di firmare restrizioni più mirate contro i Paesi stranieri che si rifiutano di condividere informazioni con gli Usa o che non hanno adottato le precauzioni necessarie sulla sicurezza.