Condannati due giornalisti della Reuters

Finisce con due condanne a 7 anni il processo per violazione del segreto di Stato contro altrettanti giornalisti birmani della Reuters. Vicenda che ha suscitato indignazione a livello mondiale ed è considerata un attacco alla libertà di stampa

Condannati

Wa Lone, 32 anni, e Kyaw Soe Oo, 28enne, entrambi cittadini del Myanmar, lavoravano a un'inchiesta per denunciare l'uccisione extragiudiziale per mano dell'esercito di dieci musulmani Rohingya in un villaggio del Rakhine nel settembre scorso. Alla lettura della sentenza la moglie di Kyaw Soe Oo è scoppiata a piangere in aula.

La vicenda

I due reporter, detenuti nella prigione Insein di Yangon, hanno sempre respinto le accuse sostenendo di essere stati invitati a cena dalla polizia che ha consegnato loro il materiale riservato e di essere stati arrestati mentre lasciavano il ristorante con quel materiale. Il giudice Ye Lwin non ha però preso in considerazione la loro difesa.  Sabato scorso un centinaio di giornalisti avevano marciato a Yangon a sostegno dei loro colleghi per chiederne l'immediato rilascio. L'Onu, dopo la condanna, ha chiesto la scarcerazione dei due reporter. 

Reuters

“Oggi è un giorno triste per la Birmania, per (i cronisti) Wa Lone e Kyaw Soe e per l'informazione ovunque – ha commentato in una nota il direttore dell'agenzia Reuters, Stephen J. Adler, dopo aver appreso la notizia della doppia condanna – questi due ammirevoli giornalisti hanno già trascorso almeno nove mesi in carcere con false accuse, concepite per mettere a tacere la loro attività e intimidire la stampa. Senza alcuna prova che abbiano commesso reati e a fronte invece di prove schiaccianti di un complotto della polizia, la sentenza di oggi li condanna alla perdita continuata della libertà“, ha aggiunto Adler.