Comey all'attacco: “Trump? Moralmente inadatto”

Trump è moralmente inadatto a fare il presidente degli Stati Uniti“. E' durissimo l'attacco lanciato da James Comey – ex direttore dell'Fbi licenziato proprio da Trump nel 2017 – nel corso di un'intervista all'Abc. 

Attacco

Il tycoon viene descritto come un bugiardo che “sporca tutti intorno a lui”. “Non credo in quelle storie che sia mentalmente carente o nei primi stadi della demenza“, ha detto Comey. “Non penso che sia medicalmente inadatto, penso che sia moralmente inadatto a fare il presidente”. Il capo dello Stato americano, ha proseguito, “deve incarnare il rispetto e aderire ai valori che sono al centro del nostro paese, il più importante (di questi valori) è la verità, questo presidente non è in grado di farlo”. La domanda, ha proseguito, “è: quale livello di sporco ti rende finalmente inadatto a raggiungere il tuo obiettivo di proteggere il Paese e servirlo“.
E Comey ha aggiunto alle accuse rimostranze contro il presidente. “Una persona che parla delle donne e le tratta come pezzi di carne, che mente costantemente sulle cose importanti e sulle piccole cose e che insiste sul fatto che il popolo americano le crede, questa persona non è adatta per essere presidente dagli Stati Uniti, per ragioni morali”.

Mail-gate

Non solo, per Comey ci sarebbero le “prove” che Trump abbia ostacolato la giustizia quando gli ha chiesto di interrompere un'indagine sull'ex consigliere per la sicurezza nazionale Michael Flynn. “Forse, voglio dire, sono certamente alcune prove di ostruzione della giustizia” ha spiegato. Trump e i suoi aiutanti hanno contrastato il blitz sui media di Comey attaccando la sua gestione dell'inchiesta sulle e-mail di Hillary Clinton. Comey ha riconosciuto nell'intervista della Abc che la sua convinzione che Clinton sarebbe stata eletta presidente “è stato un fattore” nella sua decisione di riaprire la vicenda di e-mail 11 giorni prima delle elezioni americane, uno sviluppo che secondo la Clinton ha portato alla sua sconfitta a sorpresa. “Non ricordo di averne parlato, ma era una cosa che doveva essere fatta: se fosse stata eletta presidente e avessi nascosto questa faccenda al popolo americano, lei sarebbe diventata illegittima per l'elezione, nel momento in cui sarebbe venuto fuori”, ha detto.