Colombia, valanga di fango a Mocoa: 273 morti, 43 sono bambini. La Farnesina: “No italiani tra i dispersi”

Con il passare delle ore si aggrava il bilancio dell‘emergenza in Colombia, dove la città di Mocoa è stata letteralmente seppellita da una valanga di fango, provocata dalle abbondanti piogge degli ultimi giorni che hanno fatto esondare tre fiumi.

Il tragico bilancio

Secondo un ultimo bollettino delle autorità colombiane la colata di fango avrebbe provocato 273 morti. Tra le vittime ci sono 43 bambini, in base a quanto dichiarato dal governo. “Abbiamo il bilancio delle persone che sono purtroppo morte – ha dichiarato il presidente Juan Manuel Santos -. L’ultimo è di 273 morti e 262 feriti”. Inoltre, il presidente colombiano ha aggiunto che 60 vittime sono state identificate, mentre 100 corpi sono già stati riconsegnati alle famiglie.

La Farnesina: “Nessun italiano tra i dispersi”

Nessun italiano risulta disperso in Colombia. E’ quanto assicurano alcune fonti della Farnesina, che hanno spiegato che “l’unità di crisi in stretto raccordo con l’ambasciata italiana a Bogotà, si è messa in contatto con tutti i connazionali che nei giorni scorsi erano stati segnalati in prossimità di Mocoa all’ambasciata”.

La valanga di fango

Nella notte tra venerdì e sabato i fiumi Mocoa, Sangoyaco e Mulatos, nella provincia di Putumayo, hanno rotto gli argini e sono straripati a causa delle piogge torrenziali degli ultimi giorni. La grande quantità di acqua ha causato una gigantesca colata di fango che ha spazzato via tutto ciò che ha incontrato lungo il suo percorso.