Clordecone killer, anche Macron riconosce i danni

La Francia si aussume le responsabilità per l'inquinamento delle isole Antille, riconoscendo la contaminazione da clordecone come malattia professionale ed effettuando maggiori controlli dei terreni.

L'impegno

Questi gli impegni presi da Emmanuel Macron durante la sua visita in una proprietà agricola a Morne-Rouge, località della Martinica, contaminata dall'insetticida, responsabile, secondo il presidente francese, di uno “scandalo ambientale“.

Contaminazione

Il clordecone è stato utilizzato in modo massiccio nelle piantagioni di banane della Martinica e della Guadalupa fino al 1993, inquinando acqua, colture e contagiando il 90% della popolazione, provocando un'impennata di casi di tumori alla prostata

Oltre le promesse

“Il presidente ci è sembrato ricettivo, ma oggi voglio, vogliamo andare oltre le parole, le belle frasi, i bei discorsi. Condizioni concrete vanno messe sul tavolo per risolvere una situazione anormale” ha commentato Anais Chardon-Janvier, esponente del sindacato locale dei giovani agricoltori, bollando come “insufficienti” gli impegni annunciati da Macron.

Preoccupazione

“Non abbiamo la certezza che tutto quello che mangiamo e beviamo non sia contaminato. Forse, senza saperlo, sono già ammalata di un tumore che si dichiarerà tra qualche tempo” ha insistito la giornalista economista locale Francette Florimond, accusando lo Stato francese, nonostante le ammissioni di colpe da parte di Macron, di “chiudere gli occhi e minimizzare la portata” dello scandalo ambientale e sanitario del clordecone, sostanza chimica resistente per almeno 600 anni.

La visita

Oggi il presidente francese prosegue la sua visita in un'altra isola delle Antille, la Guadalupa, alle prese con le alghe inquinanti di Sargasso e seri problemi di approvvigionamento in acqua. Due problematiche annose che alimentano il malcontento della popolazione del territorio d'Oltremare, distante 6700 chilometri dalla Francia metropolitana.