Cina: giallo sulla sorte della moglie di Liu Xiaobo, nessuna notizia da giorni

E’ giallo sulla sorte di Liu Xia, moglie di Liu Xiaobo. A una settimana dalla morte del premio Nobel per la Pace la vedova sembra svanita nel nulla. Le autorità cinesi affermano che Liu Xia è una “una donna libera“, ma giornalisti del Guardian che hanno provato ad avvicinarsi alla sua casa di Pechino sono stati cacciati via da agenti in borghese, racconta oggi il quotidiano.

Dopo il funerale del dissidente sabato scorso nessuno degli amici ha più visto la 56enne Liu Xia, né è riuscito a mettersi in contatto con lei. “E’ in totale isolamento, sembra sparita dalla faccia della terra” denuncia Jared Genser, un avvocato americano che si è impegnato a lungo per la liberazione di Liu Xiaobo.

“Suo marito è morto – continua il legale- non siamo al corrente di nessun suo contatto con qualcuno. I suoi genitori sono morti. Anche suo fratello è scomparso. Lei è l’unica persona che possa riferire cosa le ha detto Liu Xiaobo”.

Liu Xia è stata posta agli arresti domiciliari nel 2010 quando suo marito, già in carcere da un anno per “incitamento alla sovversione“, ha ricevuto il premio Nobel. Durante i lunghi anni di isolamento, senza telefono o internet, Liu Xia ha sofferto di depressione e ha avuto un attacco di cuore. La donna ha potuto visitare il marito in carcere e gli è stata accanto quando lui è stato trasferito nell’ospedale dove è morto, per un tumore al fegato.

Liu Xiaobo sapeva di essere prossimo alla fine, ma aveva chiesto invano di poter essere curato all’estero perché sperava che così la moglie lo avrebbe potuto accompagnare ed essere finalmente libera. Secondo alcune voci, Liu Xia è stata ora condotta nella provincia sud occidentale dello Yunnan.