CILE, MAXI PROTESTA STUDENTESCA CONTRO LA CORRUZIONE NEL GOVERNO BACHELET

La prima grande marcia dell’anno degli studenti, convocata dalla confederazione degli Studenti del Cile, si è svolta ieri a Santiago, e in altre città come Valparaiso e Concepcion, sotto lo slogan “Ni corruptos ni empresarios, que Chile decida su educacion” ( Né corotti nè impresari, che il Cile decida la sua educazione). Sono migliaia, tra studenti, educatori e lavoratori che si sono riversati in una delle vie principali della capitale cilena, l’Alameda, e in altre arterie laterali. Secondo le autorità sono circa 20 mila le persone che vi hanno preso parte, di gran lunga superiori le stime degli organizzatori che parlano di oltre 150 mila partecipanti.

Le migliaia di persone che hanno preso parte alla marcia, hanno manifestato per il modo con cui si sta conducendo l’implementazione della riforma dell’educazione e contro tutti gli scandali politici e di corruzione che sono scoppiati nel Paese.

A gennaio, dopo un anno di tramiti legislativi, la presidente Michelle Bachelet è riuscita far approvare la prima parte della riforma del sistema scolastico che le è valso la rielezione. Però mentre si celebrano questi risultati è scoppiato un caso di presunta corruzione che coinvolge il suo figlio maggiore, Sebastian Davalos, e la moglie Natalia Compagnon. I due sono accusati di aver effettuato una compra-vendita milionaria di terreni utilizzando “informazioni privilegiate”.

Inoltre due degli impresari più influenti del Cile, Carlos Délano y carlos Lavin, sono agli arresti da più di un mese per lo scandalo denominato “caso Penta”, che li vede coinvolte in frodi tributarie, tangenti e finanziamenti illegali di politici. Dopo il caso Penta è scoppiato il “caso Soquimich”, nell’ambito del quale si sta investigando su una miniera controllata dall’ex genero del dittatore Augusto Pinochet.

Gli investigatori hanno raccolto delle prove che indicano che il gruppo Penta diede vita ad una struttura irregolare per evadere il fisco attraverso una falsa fatturazione, e sempre nello stesso modo finanziare illecitamente parlamentari, incluso l’ex candidato alla presidenza Andés Velasco, il quale si scontrò, ma usci sconfitto in una elezione primaria nel 2013 contro l’attuale presidente Michelle Bachelet.