Cassazione turca: “Su libertà decide la corte competente”

Solo la corte competente per il caso ha il potere di liberare il pastore evangelico americano Andrew Brunson, in carcere in Turchia dall'ottobre 2016 con l'accusa di essere legato ai golpisti di Fetullah Gulen. Lo ha detto il presidente della locale Cassazione, Rastu Cirit, parlando ad Ankara. 

Usa avvertiti

“Le corti indipendenti e imparziali – ha spiegato – sono le uniche ad avere il potere di decretare l'arresto o la liberazione di cittadini stranieri. Il potere giudiziario è esercitato in nome del Paese”. In questo modo Cirit ha risposto le voci che parlando di un imminente rilascio di Brunson (il 12 ottobre si celebra la nuova udienza). “I Paesi terzi – ha aggiunto – che dicono di sostenere ideali democratici, diritti umani e stato di diritto devono anche rispettare la sovranità della Turchia, così come stabilito dal diritto internazionale. La forza bruta non può sovvertire la realtà”.

Sanzioni

Parole dure, da parte del numero uno della Corte di Cassazione, rivolte agli Stati Uniti, la cui irritazione per la detenzione di Brunson si è tradotta in sanzioni e dazi che hanno nell'ultimo mese accelerato la perdita di valore della lira turca e fatto salire l'inflazione al 18% su base annua. Una mazzata per i consumatori, che hanno visto i costi relativi i trasporti salire del 27,3% su base annua, così come cibo e bibite analcoliche, salite del 19,75%. Balzati del 32,13% in più i prezzi alla produzione. Dati allarmanti, che segnano un peggioramento rispetto allo scorso luglio, quando l'inflazione si era attestata al 15,85%.