CARACAS, SCONTRI DURANTE LA MANIFESTAZIONE DI PIAZZA: 20 ARRESTI

Almeno 20 persone sono state arrestate oggi a Caracas, capitale del Venezuela, dopo che gruppi di incappucciati si sono scontrati con le forze dell’ordine mentre si disperdevano i partecipanti alla grande manifestazione di piazza organizzata dalla opposizione a favore del referendum contro il presidente Nicolas Maduro. Ribattezzata la “Presa di Caracas”, alla manifestazione hanno partecipato centinaia di migliaia di persone; oltre un milione i manifestanti secondo le stime – non confermate dal governo – degli organizzatori. Anche se la manifestazione è stata per lo più pacifica, la polizia – che ha in parte aveva ostacolato il percorso del corteo – ha poi disposto l’arresto anche di alcuni politici di opposizione per non meglio precisati controlli.

I partiti di opposizione chiedono l’allontanamento di Maduro e nuove elezioni presidenziali. Il presidente è accusato di essere responsabile della profonda crisi economica che sta attanagliando il paese, dove molti beni primari – medicinali compresi – sono praticamente introvabili da mesi. Il governo ha tagliato la fornitura di elettricità e le città soffrono continui blackout e funzionano solo poche ore al giorno. Inoltre, a causa della povertà diffusa, è tornata a diffondersi la malaria, non solo nelle zone rurali e dalle miniere – da dove è endemica – ma anche nelle città.

Sempre per le strade di Caracas, migliaia di persone hanno partecipato a una manifestazione a sostegno di Maduro, per contrastare quella delle opposizioni, accusate dallo stesso presidente di volere organizzare “un colpo di stato” per strappargli la presidenza. Maduro ha accusato i manifestanti contro di lui di avere fallito l’obiettivo di portare più di un milione di persone in piazza: “La nazione ha trionfato. Ci volevano intimidire, ma il popolo è qui. Abbiamo sconfitto un tentato golpe che avrebbe portato violenza e morte a Caracas e nel resto del Venezuela”, ha detto l’ex sindacalista.