Calato l'arrivo di migranti illegali

Nel 2017 il numero di immigrati giunti illegalmente nell'Unione europea è sceso al livello più basso degli ultimi 4 anni, “soprattutto a causa di un calo dei rilevamenti sulle rotte del Mediterraneo orientale e dei Balcani occidentali”.

Il rapporto

Lo riporta l'agenzia europea Frontex nel rapporto sull'analisi di rischio per il 2018. L'agenzia ha registrato un calo anche del numero di rimpatri dai paesi dell'intera Unione, che l'anno scorso è stato pari a 151 mila 400. Secondo i dati di Frontex, nel 2017 si è registrato un numero totale di 204.700 arrivi illegali, il 60% in meno rispetto al 2016 e un numero che segna “una diminuzione significativa rispetto agli anni recenti, anche se non si è ancora ritornati alla situazione precedente al 2014, quando il numero di arrivi si attestava tra 72 mila e 141 mila.

Arrivi in calo

“Mentre il confronto su base annua mostra che le rotte del Mediterraneo orientale e dei Balcani occidentali hanno avuto il più grande declino in termini assoluti, lo sviluppo più significativo dello scorso anno è stato l'improvviso crollo del numero di attraversamenti illegali delle frontiere nel Mediterraneo centrale – si legge nel rapporto di Frontex – l'inversione su questa rotta si è avuta a luglio”. In contrasto con le tre principali rotte migratorie, il numero di rilevamenti nel Mediterraneo occidentale ha invece “raggiunto un livello senza precedenti, più del doppio rispetto al precedente record del 2016“, continua la nota. In relazione ai cambiamenti sulle rotte migratorie, la quota relativa dei cittadini africani è aumentata rispetto al 2016, trainata dal numero in rapida crescita di migranti dei Paesi del Maghreb (in particolare Marocco, Algeria e Tunisia) nella seconda metà dell'anno. Di conseguenza, i cittadini africani rappresentano quasi i due terzi dei migranti irregolari che arrivano nella Ue.

I rimpatri

Oltre al calo del 60% degli arrivi illegali all'interno delle frontiere Ue, dal rapporto di Frontex emerge che nel 2017 i Paesi membri dell'intera Unione hanno rimpatriato 151 mila 400 persone, mentre a 183 500 persone è stato rifiutato l'ingresso. “Il mare – è la conclusione del rapporto sull'analisi di rischio di Frontex – specialmente lungo le rotte del Mediterraneo, rimarrà il percorso piu' attivo per l'attraversamento illegale delle frontiere esterne dell'Ue, ma anche uno dei più pericolosi per i migranti”.